La zanzara tigre (in latino Aedes albopictus) proviene dal sud-est asiatico ma si può trovare pure in Africa, in India, in America Centrale e nel Sud America.
I primi esemplari nel Friuli-Venezia Giulia sono stati segnalati nel 1995.
La specie è alloctona, cioè non fa parte della nostra fauna, infatti si è spostata dal sud-est asiatico agli altri territori attraverso il commercio dei copertoni.
Nel territorio d’origine usa le canne di bambù come zona per la riproduzione perché in loro, come nei copertoni, durante le piogge, si forma una piccola riserva d’acqua adatta alla riproduzione.
La zanzara tigre DEVE vivere in presenza d’acqua.
Nelle nostre zone la zanzara tigre NON PORTA MALATTIE perché non sono le zanzare a portarle ma le persone infette che venendo punte da una zanzara, trasmettono la loro malattia alle altre persone punte in seguito dalla stessa zanzara.
In altri paesi alle zanzare tigre è stata attribuita la colpa di epidemie di febbri Dengue e Chikungunya e di Leishmaniosi.
La zanzara tigre è ovipara e depone le uova sulla superficie dell’acqua.
Le uova sono ovali e di colore nero. Ci sono uova dette invernali che sopravvivono all’inverno perché hanno un guscio che le isola dal freddo. Di solito vengono deposte in Ottobre e si schiudono in Aprile.
Dopo circa 1 settimana, l’uovo si schiude dando vita a una larva che vive nell’acqua in cui è stato deposto il suo uovo e si nutre di microrganismi. La larva respira l’aria attraverso il sifone, una specie di tubo che oltrepassa di poco la superficie dell’acqua.
La larva, che misura circa 5-6 mm, cresce in funzione delle condizioni ambientali più o meno favorevoli e dopo qualche giorno, diventa pupa.
La pupa è l’ultimo stadio in acqua e dura 2 o 4 giorni. La pelle della pupa è chiamata Esuvia ed è usata come “barchetta” quando si sviluppa l’adulta.
Una zanzara si può sviluppare completamente anche in 10 giorni e diventa adulta nel periodo tra Aprile e Ottobre.
L’adulta può mettere al mondo da 40 a 80 uova in 60 ore però solamente dopo aver fatto un pasto di sangue.
La zanzara può vivere fino a 20 giorni e riesce a deporre le uova 10 volte.
Le zanzare tigri si possono riconoscerle per la presenza di una striscia bianca sulla schiena. I maschi si possono riconoscere perché hanno delle antenne piumate.
A differenza delle zanzare comuni, le zanzare tigri pungono di giorno e non di notte e come le zecche immettono nella pelle un anticoagulante.
COME EVITARE DI “OSPITARLE”.
· Togliere le piccole quantità d’acqua (come nei copertoni, nei sottovasi, nei rifiuti e nei piccoli stagni) ed evitare i luoghi umidi.
· Nei grandi contenitori mettere larvivori cioè pesci e anfibi, perché le mangiano.
· Prima di utilizzare contenitori in precedenza pieni d’acqua stagnante, lavarli bene.
· Eliminare foglie e terra dalle grondaie perché possono bloccare il deflusso e così formare acqua stagnante.
· Immettere nei tombini prodotti adatti per scacciarle. Gli interventi vanno ripetuti ogni 15 giorni. I prodotti possono essere chimici o biologici, non inquinano l’ambiente e non danneggiano gli altri abitanti. Non utilizzare i disinfettanti perché danneggiano l’ambiente e gli animali.
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